Festa con brindisi, oggi, per la giornata mondiale delle pizza, prodotto gastronomico tra i più rappresentativi del made in Italy. Oggi Il comparto, orgoglio della qualità alimentare italiana e patrimonio Unesco con “L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano”, ha raggiunto un fatturato annuale di 15 miliardi e un movimento economico superiore ai 30.
Le imprese del settore coinvolte sono 130 mila. Gli addetti a tempo pieno sono 100 mila che diventano 200 mila nei fine settimana. Il mercato sforna circa otto milioni di pizze al giorno, quasi tre miliardi in un anno.
Tra il 2015 e quest’anno le imprese con attività di pizzeria sono cresciute da 125.300 a 127 mila. A livello regionale è la Campania a farla da padrona in termini assoluti, con il 16% delle attività. La seguono, nell’ordine, Sicilia (13%), Lazio (12%), Lombardia e Puglia (10%). Rimane la preferita, da oltre tre quarti dei consumatori (78,8%), la pizza tradizionale (marinara e margherita, napoletana o capricciosa).
Al secondo posto è la pizza gourmet (12,1%). Il 6,2% dei clienti sceglie, o è costretto a scegliere per motivi sanitari le pizze speciali, biologiche o senza glutine.
Infine, la pizza con gusti fai-da-te si ferma al 2,9%