Continua a salire il prezzo dei carburanti con la benzina verde ed il diesel in testa. Tra le ragioni il cyber attacco all’oleodotto statunitense Colinual Pipelineche ha fatto lievitare il costo del greggio e l’allentamento delle restrizioni che fanno prefigurare anche una ripresa dei viaggi con l’arrivo della stagione estiva. Si tratta di aumenti che hanno spinto la benzina verde nell’ultima settimana a circa 1,588 euro al litro e il diesel a 1,447 euro al litro. In entrambi i casi si tratta del massimo messo a segno da oltre un anno.
L’ Unione Nazionale Consumatori calcola che dall’inizio dell’anno, un pieno da 50 litri è aumentato di circa 7 euro per la benzina e di 6 euro per il gasolio. Per Assoutenti il rincaro su base annua è per la verde di 266 euro a famiglia e di 230 euro per il diesel con “una stangata complessiva da 6,5 miliardi di euro”.
Ma sul prezzo della benzina pesa per circa due terzi la componente fiscale. Secondo gli ultimi dati, tra Iva e accise le tasse valgono poco più di un euro su un costo complessivo di 1,58 euro a litro.
Assoutenti denuncia:
Chiediamo al Governo Draghi di intervenire sull’abnorme tassazione che vige sui carburanti perché è intollerabile che oggi su un litro di benzina ogni automobilista paghi quasi il 64% di tasse a causa di Iva e accise che nessun Governo ha mai avuto il coraggio né di tagliare, né di sterilizzare quando si verificano forti rialzi delle quotazioni