In molti Paesi del mondo la giornata del primo maggio è dedicata alla Festa dei lavoratori che in Italia si festeggia dal 1891.
La festa dei lavoratori affonda le sue radici in un periodo di significative e frequenti manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale negli Stati Uniti d’America.
La data non è casuale e coincide con Il 1 maggio 1886 dove, l’occasione del 19º anniversario dell’entrata in vigore, nel solo Stato dell’Illinois, della legge sulle otto ore lavorative, fu il motivo della proclamazione di uno sciopero generale a oltranza a Chicago: 12mila fabbriche negli Stati Uniti si fermarono. Gli operai lavoravano 16 ore al giorno e chiedevano la riduzione dell’orario a 8 ore giornaliere e condizioni più umane.
La protesta si concluse il 3 maggio in tragedia; per disperdere i manifestanti le forze dell’ordine spararono sulla folla provocando vittime e diversi feriti. Per protestare contro l’accaduto gli anarchici locali, il giorno successivo, si “vendicarono” lanciando un ordigno che uccise un poliziotto. La polizia aprì il fuoco sulla folla e 11 persone tra cui 7 agenti persero la vita.
L’anno seguente, il presidente degli Stati Uniti d’America, Grover Cleveland, ritenne che il giorno del 1º maggio avrebbe potuto costituire un’opportunità per commemorare i sanguinosi episodi di Chicago.