Completamento delle vaccinazioni degli over 80 e degli operatori sanitari e socio-sanitari, nella fase immediatamente successiva persone ad elevata fragilità e coorti di persone anziane per scaglioni d’età e con comorbidità, quindi vaccinazione del personale scolastico e universitario, forze armate, di polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali (in parte già anticipati in seguito all’iniziale limitazione all’uso del vaccino AstraZeneca per persone con meno di 55 anni), infine il resto della popolazione.
Sono queste in estrema sintesi le indicazioni del Piano strategico nazionale per la vaccinazione anti SARS-CoV-2, di cui ieri la Giunta provinciale, su indicazione dell’assessore alla salute Stefania Segnana, ha disposto l’attuazione approvando il contestuale cronoprogramma.
Spiega l’assessore Segnana:
Con questa deliberazione diamo mandato all’Azienda sanitaria di realizzare il Piano strategico nazionale di vaccinazione, seguendo le raccomandazioni nazionali del 10 marzo scorso che stabiliscono l’ordine di priorità delle categorie dei cittadini da vaccinare. Nei prossimi mesi ci attende una sfida importante, ma il nostro sistema sanitario e della protezione civile è attrezzato per affrontarla: abbiamo ormai quasi concluso la prima fase, ovvero la vaccinazione del personale sanitario e socio-sanitario, nonché degli anziani ospiti delle Rsa e degli over 80 e sono riprese a pieno ritmo le somministrazioni per gli over 75 e del personale scolastico, dopo il via libera di Ema e Aifa del vaccino AstraZeneca della scorsa settimana. Categorie, queste, per le quali possiamo contare, oltre che sui punti vaccinali del territorio, anche sul coinvolgimento dei medici di medicina generale. Proprio con loro la Provincia autonoma di Trento è stata fra le prime realtà a sottoscrivere un accordo, definendo il coinvolgimento dei medici di famiglia nell’effettuazione delle vaccinazioni. Il piano potrà subire delle modifiche poiché nel corso dell’epidemia è espressamente previsto che si possa attuare una strategia di tipo adattativo, qualora venissero identificate particolari categorie a rischio e, mano a mano che aumenterà la disponibilità delle dosi di vaccino, verrà progressivamente potenziato
Il dettaglio del piano è consultabile qui